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Centro di Ricerca di Medicina Funzionale e Analisi dei Sistemi Biologici non Lineari (NLS)
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La scienza
La medicina quantistica è stata definita come una branca della medicina complementare integrativa che studia le applicazioni terapeutiche delle energie sottili di tipo elettromagnetico emesse dalle strutture biologiche del nostro organismo. Per secoli, la medicina allopatica o occidentale ha indagato il funzionamento dei sistemi interni del corpo umano analizzando organi, tessuti, cellule e la loro produzione di ormoni e peptidi. Nonostante la medicina moderna si concentra principalmente sulla fisiologia, è emerso che l'organismo umano possiede caratteristiche biofisiche quantistiche che generano e assorbono enormi quantità di informazioni. La fisiologia umana interagisce con il suo ambiente e con tutti gli altri organismi viventi attraverso campi energetici come luce, suono, elettricità, magnetismo. Facendo un esempio, i potenziali di tensione (VP), caratteristici della membrana cellulare regolano il flusso ionico, modulando la funzione cellulare. I potenziali di membrana sono coinvolti negli effetti terapeutici del campo elettromagnetico pulsato (PEMF) sulla funzione immunitaria, sulla rigenerazione tissutale, nei sistemi endocrino/chakra, e nei meccanismi regolatori chimico/elettrici dei neurotrasmettitori coinvolti nell’asse mente-corpo nota come psiconeuroimmunologia (PNEI). L’insieme delle energie sottili coinvolte in questi sistemi di regolazione è chiamato biocampo.
Una prima definizione in ambito scientifico di BIOCAMPO (Biofield) è stata data all’interno di un report del National Institutes of Health (NIH) negli Stati Uniti. Correva l’anno 1995 ed un gruppo di studiosi coordinati da Beverly Rubik propose la seguente definizione di biocampo: “a massless field, not necessarily electromagnetic, that surrounds and permeates living bodies and affects the body” (un campo non dotato di massa, non necessariamente solo elettromagnetico, che circonda e permea i corpi degli esseri viventi e che influisce sul corpo).
Nel 2015 sempre in un lavoro promosso dal NIH viene rielaborata la definizione specificando che il biocampo è “an organizing influence distributed over space and time“. Con queste parole si indica che l’influenza del biocampo sull’essere vivente è di tipo organizzativo, sia in termini spaziali che temporali. Tale funzione organizzatrice si realizza attraverso flussi di informazione che, completando la definizione del 1995, vengono veicolati dalle proprietà quantistiche della materia vivente.
Riassumendo, possiamo definire il biocampo un principio organizzativo basato su scambio di informazione che circonda e permea i corpi viventi e che opera principalmente attraverso campi elettromagnetici.
La terapia del biocampo ha mostrato risultati positivi su una serie di disturbi, inclusa la riduzione del dolore e dello stress (Anderson & Taylor, 2012; Hammerschlag et al., 2014; Jain & Mills,2010). La ricerca preclinica sulla terapia del biocampo ha documentato un effetto sulla risposta immunitaria nei topi iniettati con cellule di cancro al seno e aumento della sintesi del DNA e mineralizzazione negli osteoblasti umani (Gronowicz et al., 2015; Jhaveri et al., 2008). Il meccanismo attraverso il quale agisce il biocampo è sconosciuto. La ricerca ha indagato diverse modalità di attuazione della terapia del biocampo come variazione del campo elettromagnetico (elettricità e magnetismo), emissione di biofotoni, suono e pH (Joines et al., 2012; Kokubo et al., 2007; Kokubo e Yamamoto, 2007; Matos et al., 2017; Muehsam et al., 2015; Rubik e Jabs, 2017; Prasad et al. 2014).
Nonostante le premesse, la ricerca sulla terapia del biocampo è estremamente complicata. Le motivazioni risiedono in diversi fattori: leggi della meccanica quantistica poco note, eterogeneità di intervento sul biocampo, incapacità di quantificare la dose o l'effetto terapeutico.
La “biorisonanza” (e gli apparecchi che la generano) influenza il biocampo agendo sull’informazione elettromagnetica corporea. Recenti risultati clinici sottolineano le potenzialità mediche applicative di questa tecnologia (Muresan et al. 2021; Arneja et al 2016; Pihtili et al 2014; Cavezzi et al 2013; Jia et al 2010).
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